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                                  BEATO TOMASSO DA COSTACCIARO Beato Tommaso da Costacciaro Eremita camaldolese 25 marzo Costacciaro, metà XIII secolo – Montecucco, 25 marzo 1337 Il beato Tommaso da Costacciaro, monaco ed eremita camaldolese, dopo una visita a camaldoli s’innamorò della solitudine e volle professare vita eremitica a Sitria. Con licenza del priore si ritirò poi a vita ancor più solitaria sul Montecucco, ove trascorse oltre sessant’anni in continua preghiera e macerazione, non cibandosi che di erbe crude e non bevendo che acqua. Dio ne illustrò la santità con innumerevoli miracoli in vita e dopo la sua morte. Quest’ultima lo colse il 25 marzo 1337 ed in tale anniversario è commemorato dal Martyrologium Romanum e dal Menologio Camaldolese. E’ patrono del suo paese natio. Patronato: Costacciaro Martirologio Romano: Presso Costacciaro in Umbria, beato Tommaso, eremita, che per sessantacinque anni praticò vita di anacoreta e la insegnò ad altri. Tommaso nacqu
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                                              COSTACCIARO       CITY OF BIRTH OF THE MATTRELLA AND TOMASSONI FAMILY COSTACCIARO Cenni Storici L’origine del nome Costacciaro (Castrum Costacciarii), Colle Stacciarii, da alcuni viene fatta risalire al nome di un antico possessore del castello: Staccianus; dunque, secondo questa tesi, la famiglia fondatrice, d’origine eugubina, fu probabilmente quella degli Stacciari ancor oggi presenti a Gubbio, ma, nel 1300, il suo nome cambiò in Castrum Costacciarii. La costruzione dell’antica Via Flaminia, accanto a templi, terme e santuari, favorì anche il sorgere di numerosi borghi che, una volta caduto l’Impero Romano, divennero sempre meno sicuri a causa delle frequenti invasioni barbariche. Questo fu lo stimolo principale per la costruzione di fortificazioni come Costacciaro posto sulla cima di un colle, che riuscì a sfuggire alle scorrerie delle popolazioni germaniche. Nel corso del XIII secolo, il Comune di Gubbio iniziò il program